La Mostra

La mostra “L’uomo che camminava sulle acque. Pietro Vassena, il C3 e il mito dell’inventore”, tenutasi alla Quadreria “Bovara Reina” di Malgrate, si chiude con un bilancio straordinariamente positivo.

Inaugurata il 12 maggio scorso la mostra si è chiusa domenica scorsa, 22 luglio, con questi numeri veramente importanti. Organizzata dal Comune di Malgrate, grazie alla forte volontà del sindaco Flavio Polano, dall’Associazione Luce Nascosta di Civate e dalla famiglia Vassena, la mostra, curata da Mauro Rossetto, è stata il cuore delle iniziative realizzate per il settantesimo anniversario del celebre record del mondo d’immersione stabilito dal batiscafo C3, progettato e costruito dell’inventore malgratese Pietro Vassena, nelle acque del Lario, ad Argegno, nel marzo 1948 a -412 metri di profondità.

La mostra, ricca di prototipi e documenti originali delle invenzioni di Vassena in campo nautico e motoristico e non solo si è avvalsa della consulenza di numerosi esperti tra cui ricordiamo il giornalista e biografo “vasseniano” Marco Corti, il professore del Politecnico di Milano Edoardo Rovida e il curatore del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano Marco Iezzi.

Luce Nascosta, che da anni si occupa della promozione del patrimonio culturale di Civate e dei Comuni limitrofi (in particolare degli straordinari cicli d’affreschi medievali civatesi) ha profuso un grande impegno nella realizzazione di questa iniziativa, nelle persone del presidente Carlo Cantoni (comitato scientifico e attività didattiche), dell’architetto Francesca Turchi (autrice del progetto espositivo che ha raccolto unanimi consensi dal pubblico e dagli esperti), di Monica Butti (segreteria e promozione) e di Pierfranco Negri (esperto di storia locale ed apprezzatissima guida).

Durante i due mesi di apertura della mostra, si sono infatti contati 3200 visitatori, senza considerare i partecipanti alle varie iniziative collaterali. Al di là dei numeri, straordinari per una iniziativa di questo tipo nella nostra provincia, un dato significativo è quello relativo ai questionari di soddisfazione: la percentuale di compilazione è elevatissima, e nella totalità dei questionari è stato indicato il massimo livello di gradimento. Le scuole e i docenti che hanno partecipato alle visite hanno rimarcato il valore didattico della mostra, che ha permesso di spaziare in numerosi campi del sapere. In molti hanno auspicato che la mostra possa in futuro tradursi in una esposizione permanente, sia per il valore della stessa per il nostro territorio sia per le notevoli potenzialità didattiche. L’entusiasmo che ha circondato il progetto e la straordinaria risposta del pubblico (di tutte le età e formazioni, e non solo di provenienza lecchese) sono una grande dimostrazione del valore della figura di Pietro Vassena; un personaggio straordinario e mai veramente dimenticato, ma semplicemente in attesa di essere riportato all’attenzione generale attraverso iniziative all’altezza del segno da lui lasciato.